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CARLO GLORIA

Se fossi Prato, titolo del progetto, si presenta come una rappresentazione contemporanea di un prato selvatico in forma di grande affresco digitale. Carlo Gloria affronta e tratta il tema della sostenibilità ambientale e del climate change in una prospettiva di micro scala, dal punto di vista di un insetto o di un piccolo animale in mezzo al suo prato incolto nei pressi di casa, a Rinco. 

Questo piccolo appezzamento di terreno - pieno di erbe spontanee alte più di due metri, cardi e finocchi selvatici, margherite, fiori di tutti colori e insetti che ronzano nella calura estiva - in modo silente racconta molto riguardo all’impatto che l’antropizzazione può avere sul territorio. “Abbasso lo sguardo e osservo il mondo vegetale davanti e sotto di me, ma quello che vedo in superficie è solo una parte del mondo ai miei piedi. Sotto terra le piante hanno radici profonde che vivono intrecciate con funghi e batteri.” Bastano due anni senza usare il decespugliatore, senza transitare con mezzi agricoli e senza coltivare per vedere come la natura si afferma in assenza dell’uomo. I meravigliosi prati incolti svolgono un ruolo importante nella conservazione della biodiversità e nella stabilizzazione del suolo oltre che nell’assorbimento di grandi quantità di CO2. 

Gli scatti di piante selvatiche, oggetto di rielaborazione artistica, diventano affreschi digitali per dare vita a una grande installazione site specific di natura ambientale che trasforma la Quasi Fondazione in un enorme prato incolto, che grazie a un semplice cambio di scala diventa improvvisamente territorio di meraviglia in cui immergersi come in una foresta.

 

SE FOSSI PRATO, plotter painting di 90 mq, 2024, dimensioni ambientali


Carlo Gloria (Torino, 1964) | La ricerca artistica di Carlo Gloria è legata alla fotografia, alla pittura e alla loro sintesi attraverso le tecnologie digitali. Inizia la sua attività espositiva sperimentando una varietà di strumenti e materiali. Le fotografie, le installazioni, i ritratti, i lavori su commissione per le aziende e per i privati, sono a poco a poco confluiti nelle tematiche degli ultimi anni. I temi della riconoscibilità e multipla personalità sono al centro della sua ricerca, declinati fin dal 2000 con i primi ritratti fotografici, e con gli “affreschi digitali”. 

La duttilità stilistica e tecnica di Carlo Gloria si sviluppa in contenuti pregni di leggerezza e ironia. Le sue fotografie sono uno specchio delle sue/nostre potenziali multiple personalità. Ultimamente si sta occupando di ritrattistica con una tecnica a cavallo tra fotografia e pittura. 

Ѐ fondatore della Quasi Fondazione Carlo Gloria di Rinco (AT), Centro di arte contemporanea. Nel corso degli anni il suo lavoro è stato esposto in numerosi spazi privati e pubblici tra cui il castello di Lucento, l’ospedale Martini Nuovo di Torino, Flashback Habitat con l’installazione Il sogno di Andrea, Sestriere con l’opera pubblica Effetto Venturi, Palazzo Bricherasio a Torino, Ferrovia Vigezzina-Centovalli.

 


www.carlogloria.it

@quasicarlogloria

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